giovedì 29 dicembre 2016

step23_Selvaggio

Lévi-Strauss fu un antropologo francese, il massimo teorico dello strutturalismo applicato agli studi antropologici, la cui opera costituisce uno degli assi cardinali delle scienze umane contemporanee. Giunse a postulare "l'esistenza di una logica binaria che, allo scopo di classificare e ordinare il mondo, costruisce categorie mediante un sistema bipolare di opposizioni o contrasti (caldo versus freddo, crudo versus cotto, destra versus sinistra ecc.)." (Biografie on-line, Treccani)

Una delle sue opere, intitolata il Pensiero Selvaggio, tratta di una modalità di pensare umano, che indistintamente, coinvolge uomini e donne, di ogni religione e status sociale. Il "pensiero selvaggio che non è, per noi, il pensiero dei selvaggi, né quello di un’umanità primitiva o arcaica, bensì il pensiero allo stato selvaggio, distinto dal pensiero educato o coltivato proprio in vista di un rendimento". (Claude Levi-Strauss, Il pensiero selvaggio [1])
Interessante come il testo metta in luce delle classificazioni concettuali, attraverso una rete di simboli e significati, tipici della mente umana. Queste riguardano i fenomeni naturali e non, che legano uomini, animali e cose.  Qui sotto è riportato un frammento del suo saggio relativo all'analisi di alcune popolazioni primitive e dei loro collegamenti tra la natura, gli animali e soprattutto i colori.

Il Pensiero Selvaggio, pagina 54

Possiamo affermare che i colori sono un parametro di paragone e una reminescenza in continua elaborazione nel nostro cervello, che coinvolge tutto il mondo che ci circonda. Ad esempio il blu è generalmente associato alla sensazione di freddo, è il colore del cielo, del mare, dell’infinito spazio e rappresenta, in opposizione al giallo - terra-madre, fisico e femminile - il cielo-padre, metafisico e maschile.
La notazione letteraria dei colori è datata alla seconda metà dell'ottocento e ancora più tarda è la denominazione della sfumatura acciaio, ma è intuibile l'associazione di questa tinta con ciò che appare ai nostri occhi e a quelli dei nostri antenati.
La tonalità blu acciaio, data la tendenza al grigio, è associa alla forza e potenza dell'intelletto umano, alla capacità di creare qualcosa che simula la naturala o che la deturpa. Strutture ed edifici, grandi navi che percorrono l'oceano, ma anche armi, fredde e potenti, capaci di grandi mali e devastazioni.

Nelle tradizionali feste religiose il blu è un colore di sfondo, come per il Natale, dominato dal rosso, vede come atmosfera quella invernale e quindi le basse temperature, la neve e il gelo. Da non dimenticare, però, l'importanza della nuance blu come simbolo della potenza creatrice di Dio nel cristianesimo, dell'immortalità nella la tradizione cinese e ancora il Cielo per il buddismo.

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